Le potenzialità digitali del GSM (quinta parte)

Da "Micro & Personal Computer" - Rubrica "PC & Radio"- Marzo 1996

Le potenzialità digitali del GSM (quinta parte)

Da quando il "cellulare" non è più un giocattolo da VIP, ma un comodo e quasi indispensabile strumento per evitare che oltre la metà dei tentativi di comunicare con qualcuno vadano a vuoto, tutti si sono chiesti se vale la pena di acquistarne uno. Per quale motivo potrebbe convenire l’acquisto o la sostituzione con un modello GSM, dalla qualità vocale leggermente inferiore e dal costo maggiore di uno tradizionale?

di Mario Chisari IW0CDT

Abbiamo parlato per parecchie puntate del GSM e, soprattutto, dei suoi successori. Visto l’interesse suscitato, penso che sia arrivato il momento di esaminare le sue attuali possibilità , un’interessantissima integrazione di tecniche digitali e sistemi di comunicazione. Un'esame utilissimo per i molti che si domandano: perché, oggi, dovrei comprare un cellulare GSM?

A parte le caratteristiche già viste (maggiore capacità della rete e resistenza alle interferenze), il GSM rende possibili una serie di servizi impensabili grazie alla sua natura digitale. Tra le prime e più sentite caratteristiche, la sicurezza: un telefono GSM, per accedere alla rete, non si identifica con un numero fisso, bensì risponde alla richiesta di una specie di "parola d’ordine" che cambia ogni volta; non è quindi possibile intercettare la trasmissione per "clonare" il telefono, uno dei punti più deboli del vecchio sistema analogico. Oltre a ciò, anche le comunicazioni sono cifrate contro l'intercettazione di ascoltatori occasionali, muniti di "scanner" tradizionali o perfino, se ne esistessero, digitali; però, ad onor del vero, che siano assolutamente inviolabili lo afferma solo il consorzio di standardizzazione del GSM, l'ETSI, infatti, l’algoritmo usato non è pubblicamente noto, ma concesso in licenza solo ai produttori dei componenti di codifica.

Il "titolo" dell’abbonamento è una speciale carta denominata "SIM" (Subscriber Identifier Module, o modulo d’identificazione dell’abbonato), che può essere sfilata da un telefono e infilata in un altro. La SIM è in realtà una "smart card", un formato standard per le carte elettroniche già usato, ad esempio, per gli abbonamenti alle Pay-TV o come carte telefoniche in alcuni paesi stranieri (Francia e Germania, ad esempio; da noi si usa la carta magnetica). Le SIM sono prodotte in due formati: piccolo e grande (che è il "vero" formato Smart Card); all'abbonamento richiedete sempre e solo quella "piccola". Essa è in realtà identica alla "grande", da cui si può staccare la parte "piccola" con la pressione del pollice. Infatti, alcuni telefoni vogliono SIM piccole, altri grandi: cambiando telefono, mentre esistono adattatori che ritrasformano le SIM "piccole" in "grandi", passando da "grande" a "piccola", non avete scampo: dovete farvi sostituire la carta, il che costa tempo e molti fogli da diecimila...

Inserita la SIM nel telefono, questo diventa a tutti gli effetti "il telefono" dell’abbonato. Questo vuol dire: attenti ai furti! Se un telefono E-TACS viene rubato, esso è praticamente inutilizzabile, in quanto il suo numero seriale deve essere comunicato all’atto dell’abbonamento, e ci si può subito accorgere che è di provenienza illegale; l’unico modo di ricavarne qualche lira è rivenderlo "solo per parti di ricambio", come si legge a volte tra gli annunci dell’usato. Un GSM, invece, privato della SIM è rivendibile senza problemi; tenetevelo dunque stretto. Per fortuna, molti telefoni hanno un sistema di sicurezza attivabile. Un telefono GSM è dotato di almeno tre codici segreti: due nella SIM stessa, denominati PIN e PUK; PIN serve ad usare la carta stessa, PUK serve a sbloccarla in caso di smarrimento del PIN; e uno del telefono, che serve a scoraggiarne il furto ed a proteggerlo in assenza della SIM. Anche se attivate quest'ultima protezione, non userete quasi mai il relativo codice, poiché il telefono "riconosce" le SIM del proprietario, e con esse si sblocca automaticamente; esso è richiesto solo quando viene introdotta una SIM sconosciuta. Leggete quindi sul manuale come attivare questa protezione, eventualmente facendovi aiutare dal negoziante. Non eviterà il furto, ma almeno avrete reso l’oggetto inutilizzabile per il ladro.

DIGITALE VUOL DIRE...

Tra le caratteristiche più interessanti del GSM vi sono le capacità dati; anche se attualmente l’impiego è quasi esclusivamente vocale, alcune stime prevedono che all'inizio del secolo il 30% del traffico sulle reti GSM sarà di tipo dati. La rete GSM trasmette dati in modo trasparente, ossia non ha bisogno di un complesso modem analogico, ma di una più semplice interfaccia dati (normalmente una scheda PCMCIA da inserire in un computer portatile, con un cavo che si infila nell’apposita presa sotto il telefono). Un modem analogico tradizionale non è utilizzabile con un telefono GSM, che come abbiamo visto in precedenza, introduce distorsioni per esso inaccettabili. Poiché i segnali viaggiano in forma digitale (9600 BPS con correzione d'errore è il valore massimo, ma alcuni telefoni come il Motorola 8200 e 6200 arrivano solo fino a 2400), finché telefonate ad un numero "digitale" (un altro telefono GSM o uno ISDN), la connessione è interamente digitale. Per collegarvi invece con un modem analogico tradizionale, o con un fax, di tipo tradizionale, avete bisogno di passare al formato analogico; a questo pensa una batteria di modem all’interno delle centrali telefoniche del vostro gestore (TIM o Omnitel, per capirci), di cui uno viene automaticamente impegnato quando telefonate ad un numero corrispondente ad un servizio analogico. Per questo, per poter usufruire dei servizi digitali, dovete necessariamente sottoscrivere un abbonamento col vostro gestore, che vi mette a disposizione le apparecchiature in centrale (Omnitel lo ha appena attivato, ad un costo di 5.000 lire mensili, oltre alle chiamate). Con questo costo aggiuntivo si disporrà di tre differenti numeri telefonici con lo stesso cellulare, per fare sì che alle chiamate dati, vocali e fax possa sempre rispondere il giusto soggetto.

POSTA ELETTRONICA IN MOVIMENTO

Tra i più interessanti servizi offerti dal GSM, grazie all'impiego del digitale, c'è quello SMS, Short Messages Service, da noi Servizio Messaggi Brevi. È un sistema che offre la possibilità di inviare brevi testi (fino a 160 caratteri), da e verso utenti mobili, integrabile con tutti i sistemi di posta elettronica attualmente disponibili, comodo e discreto per brevi comunicazioni e servizi cercapersone: ad esempio ricevendo "chiamami appena puoi al numero ...", basta premere un tasto per estrarre il numero e richiamare. Se il vostro telefono è spento, la centrale conserva il messaggio SMS finché non lo accendete, e ve lo invia evidenziandolo sul visore.

Il servizio SMS è stato finora usato esclusivamente per avvisare l'utente della presenza di messaggi nuovi nella "casella vocale", o segreteria telefonica centralizzata. Tutti i telefoni GSM possono ricevere messaggi; alcuni possono anche spedirli direttamente dal telefono (attualmente, mi risulta, solo il Nokia 2110), mentre altri hanno bisogno di essere collegati ad un computer esterno. È sufficiente configurare il numero telefonico del "centro messaggi" (lo smistatore che si occupa della loro conversione e reinvio), e scegliere la modalità: esiste una serie sorprendente di conversioni, a condizione che il gestore della rete l'abbia installate (informatevi, quando stipulate il contratto). A parte quella "testo", che serve generalmente da telefono a telefono, c'è la "E-Mail", per spedire i messaggi su Internet, ed "X.400", uno standard universale di posta elettronica; "Fax", per impaginare il messaggio e spedirlo ad un comune fax; "Cercapersone" ed "ERMES", la futura rete cercapersone europea; "Voce", per attivare un sintetizzatore vocale che chiama il numero desiderato e legge il messaggio al destinatario, se quest'ultimo non ha una sua segreteria telefonica. È poi possibile spedire messaggi con risposta pagata.

Viceversa, sono possibili svariate modalità per spedire i messaggi verso un telefono GSM: in Gran Bretagna potete telefonare ad un operatore (in voce) e dettare il messaggio, oppure chiamare via modem un certo numero; in Germania sono già funzionanti dei "gateway" da Internet, alcuni dei quali funzionano con qualsiasi rete ed utente: abbiamo provato ad usarne uno spedendo un messaggio ad un utente TIM (la quale ufficialmente non ha ancora rete SMS...) ed è arrivato, anche se dopo parecchie ore. Sarà quindi possibile scrivere ad un utente GSM ad un indirizzo del tipo "39-numero-utente@indirizzo.gateway", in cui 39 è il prefisso internazionale per l'Italia. Non diamo indicazioni più precise perché si tratta di servizi altamente sperimentali, che nascono e muoiono da un giorno all'altro. Resta comunque da risolvere il problema dei costi: su Internet non è possibile fatturare ogni messaggio, mentre la tendenza dei gestori è di farsi pagare ogni messaggio trasportato.

Attualmente solo Omnitel offre il servizio SMS, ma probabilmente tra breve anche TIM, che ha la rete già pronta, lo offrirà; non si paga canone, ma il costo per la spedizione di un messaggio, pari ad un minuto di telefonata, è a mio parere elevato (in un minuto si dicono più di 160 caratteri!); speriamo nella Santa Concorrenza, che per fortuna, come abbiamo visto, è europea... I messaggi, per ora solo in modalità "testo" possono raggiungere qualsiasi altro telefono Omnitel, in qualunque nazione si trovi, ma è in corso l'ampliamento per raggiungere le altre reti; alcuni telefoni TIM (non tutti, stranamente) già ricevono i messaggi provenienti da Omnitel.

CHI MI CHIAMA?

L'ultimo servizio offerto dalla rete GSM è l'identificazione del chiamante. In pratica, al momento dello "squillo" la centrale comunica già al telefono GSM qual'è il numero telefonico del chiamante, che viene visualizzato ancor prima di rispondere. Addirittura, se il numero è presente nella rubrica del telefono, viene visualizzato il nome e non il numero, "Tizio ti sta chiamando...". Per motivi legali (e ve ne sono parecchi implicati in questa funzionalità, come è facile immaginare), l'utente è libero di non inviare le proprie informazioni , tramite un'apposita opzione del cellulare. Omnitel offre ufficialmente questo servizio solo per gli abbonamenti aziendali; in realtà, tra quasi tutti i telefoni Omnitel il servizio è già funzionante, e così tra rete Omnitel e rete ISDN della Telecom Italia (ma non con TIM).

Allora, siete convinti adesso dei vantaggi del digitale?

73 de Mario

(5. fine)


IL CELLULARE CHE VERRÀ

Quali saranno i prossimi sviluppi della telefonia cellulare, in base agli attuali programmi? Il prossimo passo sarà l’introduzione della rete DCS-1800, di attivazione commerciale prevista a partire dal 1° gennaio del 1998. È una pura e semplice trasposizione dell'attuale rete GSM su una nuova banda di frequenza, ossia 1800 MHz anziché gli attuali 900. Lo scopo è, nè più e nè meno, l’aumento di capacità dovuto alla maggiore disponibilità di canali. Le specifiche della Fase 2+ dello standard GSM, emesse dalla European Telecommunications Standards Institute (ETSI), che ne cura l’aggiornamento e l’emissione, prevederanno tra l’altro telefoni GSM in grado di operare su entrambe le bande. Chi saranno i gestori italiani di questa nuova rete? Secondo la legge, i due attuali gestori (TIM e Omnitel), più un terzo gestore che dovrebbe entrare in campo alla fine di quest’anno.

Un'integrazione tra GSM e DECT (di cui abbiamo parlato la scorsa volta) potrebbe avvenire nel nuovo standard in corso di definizione negli Stati Uniti che prende il nome di PCS-1900, che come intuibile si svolgerà in banda 1900 MHz. PCS è la sigla di Personal Communication Service, un servizio generico che dovrebbe per l’appunto coprire tutte le esigenze di comunicazione, vocale e dati, a corto ed a lungo raggio: la libertà di movimento e la flessibilità di questo standard dovrebbero essere elevatissime. Lo standard usato per il servizio PCS potrà essere di tipo GSM (DCS) oppure uno dei nuovi protocolli CDMA in corso di sperimentazione. Ed ancora più avanti? Per oltre l’anno 2000 esistono già due standard cosiddetti delle "terza generazione", che per fortuna dovrebbero essere compatibili tra loro: l’UMTS (Universal Mobile Telecommunications System), in corso di definizione da parte del consorzio RACE, e IMT2000 (International Mobile Telecommunications 2000), già noto come FPLMTS (Future Public Land Mobile Telecommunications System), l’equivalente sviluppato dalla ITU, l’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni. L'obbiettivo, estremamente futuribile, è di fornire un'infrastruttura integrata che abbracci tutte le possibili forme di comunicazioni con qualunque mezzo fisico. Così sarà possibile utilizzare la stessa rete per voce e dati, da parte di telefoni fissi e mobili, reti di computer, cercapersone, e per tutti gli utilizzi che chiamiamo "multimediali"; posta elettronica, suoni, dati, e perfino immagini fisse ed in movimento. Tali capacità saranno assicurate da una velocità massima di ben 2 megabit al secondo, mentre la copertura di ogni luogo della terra è assicurata grazie a stazioni terrestri e, in zone irraggiungibili, da satelliti. Ogni persona avrà un proprio identificativo universale d’utente grazie al quale sarà raggiungibile in ogni luogo della terra, mentre la rete incorporerà le necessarie risorse per convertire i dati da un formato all’altro. In ambito urbano, le connessioni (brevissime, data la capillare presenza di "celle") saranno assicurate da collegamenti in "banda opaca", circa 60 GHz; banda fortemente assorbita dall'atmosfera, che impedisce alle onde di propagarsi per più di qualche centinaio di metri. Questa infrastruttura sarà utilizzabile anche per realizzare reti "private virtuali", ovvero tra utenti invisibili all’esterno, sicure grazie a tecniche crittografiche. È una sfida formidabile, oltre che una rivoluzione al nostro attuale modo di vivere, dalla quale ci separa solo qualche anno...