Fenomeno BayCom (quarta parte)

Inserito in: mchisari@Sab, 18/07/1998 - 01:56 — modificato Sab, 18/02/2006 - 01:58
Da "Micro & Personal Computer" - Rubrica "PC & Radio"- Giugno/luglio 1997

Fenomeno BayCom (quarta parte)

Il programma BayCom ha dato origine ad una serie di utilità con esso "compatibili", che ci danno la libertà di impiegare indifferentemente un modem o un TNC con gli stessi programmi.

di Mario Chisari IW0CDT

Il Baycom ha avuto il merito di portare al successo il modem omonimo; trattandosi di un'alternativa economica ma efficiente ad un ben più costoso e più raffinato apparato di controllo del nodo, il TNC, è facile capire perché molti abbiano provato ad usare lo stesso hardware con altri programmi di terminale.

Dapprima sono nati programmi con la stessa struttura del BayCom (un gestore del dispositivo seriale ed un programma di terminale); più avanti è nata l'idea di emulare direttamente l'intero TNC da software. Questo stratagemma consente di utilizzare il modem BayCom con qualsiasi programma di terminale desiderato, poiché esso non noterà alcuna differenza con un TNC vero.

VERSO LA VIRTUALIZZAZIONE

Ecco quindi che diventa possibile comporre la propria stazione Packet combinando in vario modo l'hardware ed il software; tutto grazie alla scelta tra vari "mattoni" che, composti uno sopra l'altro, ottengono il risultato della massima flessibilità ed indipendenza dall'hardware. Possiamo così risparmiare usando il BayCom, per poi spendere un po' di più con un TNC che garantisce la nostra presenza "in aria" anche a TNC spento.

Ci possono essere diversi motivi per utilizzare un altro terminale che non sia il BayCom: perché intendete utilizzare la raccolta automatica delle intestazioni dei messaggi ("broadcast") offerta dalla BBS Packet a cui vi collegate; o perché trovate troppo macchinoso il modo in cui BayCom gestisce il trasferimento dei file in protocollo YAPP (normalmente usati in Italia); o, semplicemente, siete già affezionati ad un certo programma di terminale Packet, tanto da non volerlo cambiare con quello BayCom.

Se siete in una di queste situazioni, potete utilizzare uno dei diversi gestori del modem BayCom. Essi sono in grado di interporsi tra il programma di terminale e l'hardware, virtualizzandolo, ossia svincolandolo dalla sua effettiva natura. In questo modo, il programma di terminale potrà comandare indifferentemente un TNC, un modem BayCom, o una scheda multiseriale come quelle presentate nella scorsa puntata.

L'unica difficoltà sta nel fatto che il gestore non è ovviamente in grado di emulare direttamente l'hardware della seriale; molti terminali viceversa pretendono di gestire direttamente l'hardware per la necessità di aggirare le pesantissime limitazioni del sistema operativo (si tratta di un retaggio del primo PC IBM mai completamente superato...).

È quindi giocoforza l'utilizzo di terminali che nascano predisposti all'utilizzo di un gestore esterno. Per nostra fortuna, la maggior parte è ormai così, grazie proprio alla diffusione prorompente del BayCom: è sufficiente configurarli per scambiare dati usando, anziché l'hardware, un'interruzione (interrupt) software.

I GESTORI BAYCOM, OVVERO I "TNC VIRTUALI"

Quali gestori è possibile allora utilizzare? La prima scelta cadrebbe sull'L2 del BayCom stesso; esso però non ha avuto alcun successo come gestore di dispositivo, per mancanza di documentazione o per le restrizioni di distribuzione a cui è sottoposto.

In genere, come potete vedere in tabella, è molto diffuso il TFPCX (l'acronimo sta per l'altrettanto criptico "The Firmware PC Extended"); esso, molto simile all'L2, è in pratica un'estensione del BIOS del PC che fa da gestore per l'interfaccia "modem BayCom".

Lanciando il TFPCX con gli oppurtuni parametri (porta COM da utilizzare, velocità, ecc.), esso si installa in memoria agganciandosi ad un vettore d'interruzione software. Ora tramite esso tutti i programmi DOS possono inviare e ricevere dati in formato Packet sull'interfaccia BayCom. Il TFPCX si occupa di aprire, mantenere e chiudere i canali virtuali, e di gestire ricezione e trasmissione, nonché la correzione automatica.

Altro programma che svolge la funzione di gestore è il BPQAX25. Esso funziona allo stesso modo del TFPCX, con la differenza di essere compatibile con BPQ, un gestore che supporta anche le funzionalità di nodo multiporta (è usato su molti BBS per gestire le varie porte - o frequenze - su cui gli utenti possono collegarsi, e per rilanciare i pacchetti da una porta all'altra).

Infine l'AX25DRV è un "Packet Driver" ovvero un gestore che fa vedere la seriale a tutti gli effetti come una scheda di rete. Su esso potete installare - ad esempio - il TCP/IP od un qualsiasi protocollo di rete che supporti il "packet driver", e realizzare una rete ethernet via radio!

Per quest'ultima utilizzazione è molto diffuso un "terminale" (in realtà è più un sistema operativo) che gestisce il protocollo TCP/IP sotto DOS: il celebre NOS di KA9Q. In alternativa potete installare il sistema operativo Linux, un vero e proprio Unix con supporto nativo della rete via radio, per il quale esistono i relativi gestori per modem BayCom.

I PROGRAMMI DI TERMINALE

Che programmi di terminale si possono usare con questi gestori? Ad esempio il celebre TPK, di cui abbiamo parlato qualche mese fa; esso però ha bisogno di un piccolo programma residente "adattatore" (una specie di "zeppa") che si chiama "TNCDED" per interfacciarsi con TFPCX. I due programmi TFPCX e TNCDED sono forniti in un unico archivio TPK-BCOM.ZIP incluso nelle nuove versioni di TPK, che quindi ormai supporta ufficialmente il modem BayCom. Lo stesso TPK tuttavia può usare altri programmi, per "girare" su un nodo BPQ (fare sempre riferimento alla tabella) che utilizza modem BayCom.

Altri programmi, come gli ottimi TSTHost e Graphic Packet, pilotano senza alcuna difficoltà direttamente il TFPCX.

Insomma come potete vedere, oggi è possibile utilizzare il modem BayCom con i più noti programmi di terminale, esattamente come se si trattasse di un TNC, ed addirittura è possibile farlo in protocollo TCP/IP.

Nuove frontiere che affronteremo nei prossimi appuntamenti.

73 de Mario

(4. fine)


Tabella 1

Le diverse architetture per usare il modem BayCom con i più noti programmi di terminale per il Packet Radio

Programma di terminale usato ->

Driver
|
V

BayCom TPK Eskay Packet
(prg. commerciale)
Graphic Packet / TSTHost KA9Q NOS
Eventuale programma adattatore ("zeppa") L2 BPQHTNC2 TNCDED TFPCX TFPCX AX25DRV
Gestore di nodo (per sistemi a più canali -multiseriale) BPQCODE
Gestore di seriale BPQAX25 TFPCX
HARDWARE (Seriale standard collegata a modem BayCom)

AVVISO: Per completezza abbiamo incluso i programmi "Eskay Packet" (un software commerciale) Graphic Packet e TSTHost, ancora non presentati in questa rubrica; esse saranno oggetto di prossime puntate.


Ma in Italia i Radioamatori contano qualcosa?

È una domanda non troppo provocatoria, questa, visto i recenti episodi di mancanza di raccordo tra essi ed il Ministero delle Poste. Dapprima la presentazione del nuovo regolamento che conteneva delle palesi incongruenze e inutili limitazioni; per fortuna sembra che il deciso intervento delle associazioni di categoria presso il Ministero abbia orientato quest’ultimo su misure più sensate. Adesso, però, una nuova ed incomprensibile novità: sempre il Ministero ha deciso di autorizzare la banda da 433.050 a 434.790 per nuovi apparati di radiocomunicazione denominati "LPD", dalla potenza massima di 10 milliwatt. Per utilizzare uno di questi apparati è sufficiente una domanda in carta da bollo ed un versamento di 15.000 lire l’anno.

La banda radioamatoriale da 430 a 440 MHz è stata assegnata dalla Conferenza Mondiale delle Telecomunicazioni (WRC) del 1979 al servizio di radioamatore, decisione recepita in Italia con un DPR del 1981; nel 1983 il Ministero PPTT restringeva tale banda a 432-438, con uno strascico di dubbi sul fatto che potesse farlo senza l’autorizzazione del Governo. Nel 1986 il Ministero ha dichiarato la banda 433-434 MHz in uso ai radioamatori come servizio secondario, in promiscuità con altri servizi pubblici (es. pubblica sicurezza); poi nel 1992 ha cominciato ad assegnare autorizzazioni ai telecomandi industriali nella porzione 433.050-434.790. Infine la nuova destinazione, che rischia di permettere agli LPD, in mano a persone senza conoscenze tecniche, di andare a disturbare Polizia, Vigili del Fuoco, e ingressi di ponti ripetitori radioamatoriali (tra 433.600 e 433.800), che ritrasmetterebbero il loro "debole segnale" in tutta Italia…