AIDS: e se fosse tutto un errore?

Inserito in: mchisari@Sab, 18/07/1998 - 02:19 — modificato Mar, 21/05/2013 - 16:28

Da "Micro & Personal Computer" - Rubrica "Passeggiando per Internet"- Ottobre 1997AIDS: e se fosse tutto un errore?

Già in diverse occasioni su queste pagine si è sottolineato uno dei più grandi e più taciuti meriti di Internet: quello di far conoscere anche verità "non ufficiali", alternative, e, perché no, scomode. Un esempio? A tutti noi è stato inculcato un "sacro terrore" dell'AIDS, e una serie di informazioni su come evitare questa malattia. Ma dietro al ritardo nel trovare cura e vaccino per questo morbo, forse potrebbe celarsi una terribile e sconvolgente verità... che potrete apprendere "surfando" il Web.

di Mario Chisari

Nel 1984, l'allora Ministro della Sanità statunitense Margaret Heckler ed virologo Robert Gallo dell'Istituto Superiore di Sanità annunciarono in una conferenza stampa che era stata individuata una nuova malattia virale, trasmessa attraverso il sangue o i rapporti sessuali. Fu detto che il virus che causava la malattia era l'HIV, e che sarebbero occorsi circa due anni per individuare un vaccino e sconfiggerlo. A distanza di ben tredici anni e miliardi di dollari spesi in ricerca, nessun vaccino è stato scoperto né ci sono indizi che siamo in procinto di averlo; e neppure è stata individuata una cura efficace. È lecito in questa situazione domandarsi perché siamo a questo punto. Nel corso del tempo sono diventati sempre più insistenti le voci di coloro che credono che l'AIDS sia qualcosa di molto vicino ad una truffa organizzata. Si tratta di un fronte dissidente, forte ormai di centinaia di aderenti, tra cui premi Nobel e scienziati di altissimo livello, che attacca la teoria virale, mettendo in dubbio il legame tra HIV ed AIDS, ed addirittura arriva a negare l'esistenza del virus HIV. Un fronte di personaggi che - non stentiamo a crederlo - sono stati emarginati ed hanno perso finanziamenti e lavoro per aver osato mettersi contro la teoria dominante. Molti di questi personaggi, e le loro teorie sconosciute ai più, sono reperibili su Internet. Fra i principali siti troviamo quello di Peter Duesberg, biologo molecolare di fama mondiale, avversato per le sue spietate critiche alla teoria dell'AIDS. Il suo sito è reperibile all'indirizzo http://www.duesberg.com/. Il principale accusato da parte dei "dissidenti" è proprio lui, Robert Gallo, il quale nel frattempo è diventato milionario grazie al test dell'HIV da lui brevettato ai tempi dell'annuncio dell''84, ed anche potentissimo dato che gestisce ingenti fondi stanziati per la ricerca sull'AIDS. Anche se Gallo sosteneva di aver isolato lui il virus HIV, l'Istituto Pasteur di Parigi lo denunciò poiché il virus risultò lo stesso già scoperto da un ricercatore francese, Luc Montagner, che aveva inviato alcuni campioni a Gallo. Fu in seguito deciso che i due fossero considerati co-scopritori, dividendosi i proventi della scoperta. Un'indagine successiva sempre connessa alla vicenda ha addebitato a Gallo altri comportamenti poco encomiabili, ma non ha danneggiato più di tanto il "padre" di una teoria così importante.

MOLTE STRANEZZE

In effetti sono molte le stranezze di questa malattia, che la teoria virale non riesce a spiegare. Tanto per cominciare, il suo comportamento non somiglia affatto a quello di un contagio generalizzato. Le prime stime parlassero di 200.000 sieropositivi in Italia, con un tempo di raddoppio dell'ordine dei 10 mesi: oggi tutti gli italiani dovrebbero essere sieropositivi. Invece già da parecchi anni i sieropositivi in Italia sono stabilmente circa 100.000. L'"establishment" obbietta che ciò è dovuto ai risultati positivi della campagna di prevenzione. Rispondono i dissidenti che i risultati delle campagne di prevenzione non ci sono stati affatto. Prova ne è il fatto che le prostitute, che dovrebbero essere particolarmente colpite da una malattia a trasmissione sessuale, sono invece praticamente immuni dall'AIDS: in Italia, nel 1993 soli 6 (!) casi di malate di AIDS non tossicodipendenti, 22 nel '95; altre malattie veneree risultano invece in aumento, smentendo che sia cresciuta l'attenzione alla profilassi. Ma non finisce qui. Quasi tutti ritengono che AIDS e sieropositività siano praticamente sinonimi. E invece, moltissime persone sieropositive da anni non si ammalano affatto di AIDS, né hanno per questo alcun effetto negativo. Ma la cosa ancora più sconvolgente è che ci sono persone che sono considerate affette da AIDS, ma non sono affatto sieropositive! Test effettuati in Africa addirittura pongono la correlazione tra sieropositività e malattia intorno al 50%. Una tale situazione è assolutamente anomala per qualsiasi malattia che pretende di essere di origine virale, come ci spiega Michael Martinez, sul documento "Why HIV Does Not Cause AIDS" (Perché l'HIV non causa l'AIDS), http://www.ot.com/~kevinb/aids.html. Spiega Martinez: perché si possa parlare di infezione da germi, debbono essere verificati i cosiddetti "postulati di Koch": ovvero i microbi devono essere presenti in tutti i casi di malattia, e devono essere biologicamente attivi; devono poter essere isolati e accresciuti in coltura; i microbi in coltura devono riprodurre la stessa malattia se introdotti in un altro ospite; e devono essere di nuovo trovati nell'organismo ospite. Come si vede, anche se si tratta di microbi e non di virus, siamo di fronte a regole più che altro dettate dal buon senso. Gallo invece sovverte totalmente queste regole, perché è possibile ritrovarsi malati anche senza virus!

TROPPI ANELLI MANCANTI

La "sindrome da immunodeficienza acquisita", come ci è stato insegnato, debilita le difese immunitarie, spianando la strada ad altre malattie; sono queste,e non l'HIV, a portare alla morte il paziente. Queste malattie "complicanti" sono attualmente enumerate in 29. [Ma, cosa strana, tra esse c'è il carcinoma uterino, che è a tutti gli effetti un tumore, e che di conseguenza non si capisce cosa abbia a che fare con il sistema immunitario... **] Un'altra, il sarcoma di Kaposi, è per ammissione degli stessi CDC (centri epidemiologici) statunitensi, "non causata dall'HIV ed indipendente da esso"! E poi, sembrerà incredibile, ma anche l'affermazione "l'HIV causa l'AIDS", data da tutti per scontata, non è affatto provata con sicurezza. Kary Mullis - premio Nobel nel 1993 per la chimica per aver inventato uno strumento fondamentale di analisi del DNA, la PRC - racconta che nel 1988 stava preparando una relazione in cui doveva giustificare l'affermazione "l'HIV causa l'AIDS". Essendo un'affermazione importante, decise di citare il lavoro che lo dimostrava, e domandò ai suoi colleghi quale fosse il riferimento bibliografico più opportuno. Gli risposero che era una cosa nota, e che non era necessario. Ma lui non desistette, e lo cercò nella biblioteca. Nulla. Allora cominciò a chiederlo a tutti i congressi a cui andava, ma nessuno seppe rispondergli; finché non gli capitò di domandarlo addirittura a Luc Montagner, il co-scopritore dell'HIV. Montagner, sorpreso, gli disse di citare un certo studio. Mullis rispose che quello studio non si occupava di quella dimostrazione. "No, in effetti", disse Montagner. Guardandosi attorno per trovare una via d'uscita, disse "perché non cita quel lavoro sul retrovirus della scimmia?" "Ma quello che succede alle scimmie non prova quello che cerco io. E poi si tratta di un lavoro uscito pochi mesi fa. Io cercavo il lavoro originale che dimostrò per la prima volta il legame tra AIDS e HIV nell'uomo". A quel punto Montagner corse a salutare un collega che aveva visto da un'altra parte della sala. Nemmeno lo scopritore dell'HIV sapeva indicare chi avesse dimostrato che esso causava l'AIDS; non lo hanno fatto né lui né Gallo. La domanda di Mullis è ancora lì, irrisolta, su Internet.

LA "CURA" DELL'AZT

Non ci pare questo il luogo adatto per addentrarci in argomenti complessi come il meccanismo d'azione dell'AZT - troverete tutto, anche in italiano, su Internet (http://www.geocities.com/Hollywood/Set/2184/pag0.html); facciamo però notare che l'AZT, considerato come l'unico farmaco efficace contro l'AIDS, è in realtà estremamente tossico, tanto che pochi riescono a sopportarlo per più di poche settimane. Il farmaco venne sintetizzato dalla Burroughs Wellcome nel 1964, sull'onda della scoperta dei retrovirus; esso doveva essere una cura per un'ipotetica origine virale del cancro, ma si rivelò completamente inutile, tanto da non essere nemmeno brevettato, ed anche la teoria da cui nacque fu superata. Con l'arrivo dell'AIDS, il farmaco fu rispolverato ed approvato in tutta fretta dalla FDA (Food and Drug Administration, l'ente statunitense che verifica l'efficiacia dei farmaci), anche grazie a studi, poi smentiti, che ne dimostravano l'efficacia sull'HIV. Ci sono fondati sospetti che l'AZT sia cancerogeno (non meraviglia, poiché esso agisce sulla replicazione del DNA), e che la sua tossicità abbia ucciso molti sieropositivi che prima stavano benissimo! Il famoso campione Earvin "Magic" Johnson, risultato sieropositivo nel 1991, pare abbia assunto AZT per pochi giorni, risultandone debilitato, e che abbia subito smesso. La sua salute migliorò subito, tanto che vinse alle Olimpiadi del 1992. In una recente conferenza stampa Magic ha dichiarato di non essere più malato di AIDS. Un altro dei tanti misteri di questo caso.

PERCHÈ?

Se le cose stanno davvero così, c'è da domandarsi come si possa aver seguito per tanti anni una strada tanto sbagliata. La spiegazione non può essere una sola. Tanto per cominciare, tutti noi "profani" abbiamo un sacro timore della virologia; si tratta di un campo ormai tanto specialistico che poche possono essere le voci in grado di criticare autorevolmente il dettato del luminare di turno. L'AIDS si è appigliato perfettamente alle nostre coscienze perché risveglia i nostri timori ancora presenti delle epidemie pestilenziali. Il fatto che si sia sostenuta la trasmissione per via sessuale lo rende perfetto per supportare le tendenze sessuofobiche e moralistiche che sono così forti in gran parte della nostra società. I ricercatori dell'"establishment" hanno ricevuto somme da capogiro per sconfiggere una malattia che è tuttora una causa di morte trascurabile se paragonata all'infarto, al cancro ed agli incidenti automobilistici, e che non si va nemmeno diffondendo. Nei paesi africani l'AIDS è un ottimo modo per ricevere finanziamenti: nel 1992 il governo ugandese ebbe sei milioni di dollari per lo studio e la prevenzione dell'AIDS, e soli 57.000 per la cura della malaria, che in Africa uccide un milione di persone l'anno! C'è anche la testimonianza dei coniugi Krynen che, dopo aver creato in Africa un'organizzazione di 230 persone per aiutare i bambini orfani di genitori colpiti da AIDS, sono passati da posizioni "catastrofiste" all'aperta affermazione che "la catastrofe AIDS è in realtà una grossa bolla di sapone". Questa bolla di sapone, però, arricchisce moltissime organizzazioni di ricerca ed assistenza, in Africa e fuori...

COSA FARE?

I "dissidenti" sono stati spesso zittiti con l'accusa di attentare alla salute pubblica, invitando la gente ad abbassare la guardia su una grave malattia. Ma, ora che possiamo leggere il loro pensiero su Internet, ci viene da chiedere: e se invece avessero ragione? Non sono altrettanto gravi lo sconforto e l'emarginazione di coloro che si sono sentiti appestati, i tanti avvelenati dall'AZT, ed i miliardi sottratti alla ricerca su altre gravi malattie o dirottati su avventurieri senza scrupoli? I dissidenti dell'AIDS non vogliono ovviamente la crocefissione dei tanti che, per la maggior parte in perfetta buona fede, sostengono la poco proficua teoria virale dell'HIV; essi hanno solo un appello. Chiedono che un gruppo di qualificati esperti indipendenti riesamini le prove contro o a favore del ruolo dell'HIV nell'AIDS, e che vengano svolti seri studi epidemiologici in proposito. Nonostante i mezzi ed il potere dell'"establishment", la loro voce si fa sempre più forte, grazie anche alla forza della democrazia di Internet. In questo articolo troverete molti siti alternativi sull'AIDS; molti sono in lingua inglese. Esiste un interessante sito italiano, che vi racconta di Magic Johnson e degli effetti negativi della cura con AZT. Ce n'è abbastanza per farsi venire più di un dubbio. (si ringrazia Fabrizio Ruggeri per la collaborazione)

RIQUADRO

Alcuni siti "alternativi" sull'AIDS; gran parte sono in inglese. Se avete problemi con l'idioma d'oltremanica, per una volta vi consigliamo un tradizionale libro cartaceo: "AIDS: la grande truffa", Edizioni SEAM, ISBN 88-8179-048-3, lire 30.000, scritto dai pionieri dell'"AIDS alternativo" Luigi De Marchi, psicologo, e Fabio Franchi, infettivologo. Anche se esso sposa l'ipotesi "nichilista" (l'HIV non esiste), su di esso trovate gran parte degli argomenti presenti in questi siti. È anche toccata l'altra vexata quaestio della "mucca pazza" e dei "prioni".

http://www.duesberg.com Il sito ufficiale di un famoso virologo e grande oppositore della teoria ufficiale.

http://www.ot.com/~kevinb/aids.html Why HIV Does Not Cause AIDS Una lunga dissertazione sul perché la teoria virale non convince, sui guai causati dall'AZT, ed una proposta per ridurre gli isterismi ed adottare una cura meno invasiva.

http://www.ucmb.ulb.ac.be/~joan/nonwork/AIDS.html AIDS Un articolo del Sunday Times di Londra che passa in rassegna i membri del fronte "dissidente"

http://www.africa2000.com/CNDX/aidsvocs.htm AIDS Opposition Una raccolta di frasi "illuminanti", scritte da studiosi ed esperti anche non dissidenti (tra cui Sabin, l'inventore del vaccino antipolio), che dovrebbero far pensare sulla vera natura dell'AIDS...

http://www.geocities.com/SunsetStrip/2587/aidswork.html Colman's AIDS Page Anche tra i "dissidenti" le posizioni sono diverse. Questo lungo e ricco ipertesto, che scende molto nel tecnico, non nega l'esistenza dell'HIV, ma propone una spiegazione alternativa dell'AIDS, legata alla sifilide.

http://www.geocities.com/Hollywood/Set/2184/pag0.html Distorsioni Temporali Il sito italiano di opposizione sull'AIDS; molto illuminanti sono le storia dell'AZT e di Magic Johnson.

http://www.refuse-resist.com/iajr/ International AIDS Journalism Review Un sito di notizie sull'AIDS (poche, per la verità...)

http://www.virusmyth.com/aids/ Rethinking AIDS Un sito interamente dedicato alle ipotesi alternative sull'AIDS. C'è un lavoro di Gallo e colleghi dell'88, e una risposta di Duesberg.

http://www.livelinks.com/sumeria/aids.html The Immune System Altra raccolta di articoli sull'AIDS "dissidente". Interessante il documento "whatif.html", che racconta alcune "papere" della medicina "ufficiale": ad esempio un'ondata di pellagra in USA, negli anni '30, che fu scambiata per un'epidemia; furono prodotte alcune bizarre teorie epidemiologiche, analogamente a quanto accade con l'AIDS, finché non fu scoperto che la causa era solamente alimentare... blot1.html è invece un articolo con le critiche della ricercatrice Eleni Papadopulos-Eleopulos all'attuale inaffidabile test di sieropositività.

http://thorup.com/HEAL/healindex.html Health Education AIDS Liaison Un'associazione che vuole aiutare i malati di AIDS con metodi alternativi e non intrusivi.

http://www.csulb.edu/~d49er/Issue26/26nmullis.html Un articolo su un altro illustre oppositore del legame HIV-AIDS: il premio Nobel Kary B. Mullis.

** Mi è stato fatto rilevare che, secondo altre fonti, è possibile. Accetto e correggo [NdA]

 

Pumaweb Exclusive

Commento di Robert (non verificato) @ Dom, 30/12/2007 - 18:04

:) grazie molto interessante

dissidenti e aids

Commento di Gordon Link (non verificato) @ Ven, 09/05/2008 - 20:30

Le storie degli attivisti dissidenti sono davvero molto toccanti. Mi ha colpito ad esempio quella di Ken Anderlini.
Possiamo trovare diversi suoi interventi nell'unico, seppure ormai poco frequentato,forum dell'aids myts exposed, sito che nasce in seguito all'indubbio successo del testo di Duesberg. La sua morte, per danni cerebrali prodotti dall'hiv, è simile a quella di Mark Griffiths (compagno di Silvie Cousseau sulla quale ci ritorno dopo, morta ovviamente anche lei di aids).
Molto noto in Francia, musicista di anche ottime qualità, subira' un grosso colpo dopo la morte della sua compagna silvie cousseau. Viene trovato morto,nel mese di ottobre del 2004, con una bottiglia di super alcoolico ufficialmente per infarto ma da una analisi approfondita, leggendo le testimonianze dei suoi ulitmi giorni, parrebbe che il cervello non rispondesse più bene (gli amici notarono che cercava di rullarsi una sigaretta senza la cartina...) e il giornalista che lo intervistò noto' che diceva cose senza senso e contradditorie. E' evidente che sono i famosi danni da hiv indotti nel cervello. Credo che Mark sapeva che stava perdendo la sua guerra, la guerra di una vita con tante battaglie intraprese. Credo che avesse capito che forse l'hiv esisteva davvero, e questo, nonostante avesse da 15 anni lasciato l'alcool e avesse avuto, fino ad allora uno stile alimentare e dietetico impeccabile. La fase calante comincerà quando di colpo perderà diversi kg, nonostante cure omeopatiche... Comincerà a soffrire di stanchezza cronica e gli amici noteranno che la famosa energia, che da sempre lo aveva contraddistinto, era ormai il passato... Da persona intelligente , e soprattutto dopo la morte della sua compagna di una vita e di battaglie, smetterà di combattere. Parteciperà all'ultimo concerto rock e , per la prima volta dopo 15 anni, si farà l'ultima bevuta e morirà da solo, rileggendo i suoi 20 anni da dissidente che eroicamente, come chi ormai nn ha nulla da perdere, brinderà alla sua vita, intensa e vissuta da combattente. Morira' in solitudine consapevole, un pò come il cane invecchiato che sa di essere arrivato all'ultimo giorno, saluta il padrone, e condivide i suoi ultimi momenti da solo perché nella vita non abbiamo certezze a parte la triste legge : si nasce e si muore da soli.

Sylvie Cousseau la trovate nel testo della Maggiore "Aids : e se fosse tutto sbagliato?" oppure nella rivista Continuum, il periodico dei dissidenti aids il cui ultimo nr uscirà nel 2001, anno in cui morirà di Aids il suo editore , Huw Christie Williams, sieropositivo dissidente amico di Duesberg, a 41 anni. Morirà egli stesso di Sarkoma di Kaposi. La Cousseau pare prendesse molte vitamine e partecipasse alle scuole di preghiera.... long servivo, muore nell'intervallo 10-15 anni dei long survivor di patologia aids correlata.. http://molbio.med.miami.edu/HIV-Aids/stories.htm

Nota anche la storia di Raphael Sabato Lombardo : viene citato nel libro di Duesberg come tra quelli che non hanno creduto che l’hiv causa l’aids. Il titolo della lettera, pubblicata per intero nel suo famoso libro, è “la mia vita sensa azt!. La lettera credo venga scritta nel 1996 e parla di un omosessuale di origine italiana al quale viene diagnosticata la sieropositività 10 anni prima. Sucessivamente alla pubblicazione del libro, Lombardo verrà invitato da Tabo Mbeky insieme a Duesberg per trovare una soluzione ai sieropositivi africani. Morirà un anno dopo di patologia aids correlata (anche qua non si sfugge al periodo di latenza 10-15 anni dei long servivor).

Sempre di Aids muore Jack Levine, assiduo frequentatore del forum aids myth exposed, che in diverse occasioni chiedeva sempre nel forum il motivo per il quale i sieropositivi morivano proprio delle patologie aids correlate…lui non si drogava e non prendeva farmaci…
Ronny Burk, cofondatore del gruppo attivista ACT UP/San Francisco morira di aids nel 2003

Michael Bellefountaine altra persona nota e combattiva, attivista e dissidente ( se fate una ricerca su google lo troverete in suoi diversi interventi scritti oltre a diverse partecipazioni in piazza)…morira’ di aids il 10 maggio 2007. Credo sia uno stato uno degli ultimi dissidenti ancora in vita (dalla mia ricerca dei dissidenti storici rimane solo la Christine Maggiore, alla quale ho inviato una mail ma non ho avuto risposta)

Kelly Jon Landis : appassionato di bicicletta, maniaco della dieta alimentare sana e della medicina alternativa, si autodefinira’ dissidente in salute”. Il suo sito è ancora attivo : http://people.tribe.net/aca8f528-05d6-4 ... 64320fd60a

Come vedrete sul sito , l’ultimo aggiornamento è di settembre 2006. C’e’ anche la sua foto dove in apparenza è sanissimo (come lui scrive, sieropositivo da 16 anni). Di li a poco la sua condizione di salute peggiora drasticamente e morira’ di linfoma e di altre patologie aids correlata il 3 dicembre 2007. Anche in questo caso i cd4 completamente annientati e viremia enorme. Notate che i forum che lui consiglia, compreso il famoso aid$ myth exposed, ha gli interventi aggiornati al 2007, segno che l’evidenza ha ormai preso il passo (il forum nel 2007 era ancora abbastanza frequentato!!, il problema poi è che i moderatori sieropositivi sono morti di aids).

Concludo con David Pasquarelli,(http://www.davidpasquarelli.com) certamente uno dei volti più noti tra i dissidenti, insieme a Ken Anderlini, Mark Griffiths e Michael Bellefountaine, tutti e tre amici, attivisti e membri dell’organizzazione act up . Una parantesi innanzi tutto sulla organizzazione negazionista act up. Nei loro incontri organizzavano dibattiti per la liberta’ di cura, la difesa degli omosessuali e ovviamente, negavano la relazione hiv aids e dicevano che l’azt provocava l’aids. Partecipando ai loro incontri, poteva capitare che attivisti morivano poi di aids , e , difronte a questa evidenza gli chiedevi cosa ne pensavano. La risposta ? Semplice “quello scopava come un riccio” oppure “quello prendeva i farmaci”. Si rifacevano al duesberg, al mullis, a kremer…
David era davvero in gamba : persona brillante, affascinamte, carismatica dotata di raro talento artistico. Simpatica e magnetica, come solo il genio artistico sa dimostrare. All’indomani del suo test sieropositivo girovaga per due giorni nella metropoli pensando : non sono drogato, non ho mai fatto uso di droghe, non ho avuto rapporti promiscui…come posso essere sieropositivo? Di li a poco sentira’ parlare di Duesberg e leggerà il libro. Si identificherà nella missione : la truffa delle case farmaceutiche contro gli omosessuali sarebbe diventata la battaglia della sua vita. Questo accadeva il primo aprile del 1995 (il giorno del pesce d’aprile, ironia della sorte…); morirà l’otto marzo 2004 , il giorno della festa delle donne! Intanto vi faccio notare come muoiano tutti il 2003 e il 2004, e tutti apparantamente in salute fintanto che l’hiv non ha distrutto le difese immunitarie e sempre motri di patologie aids correlate dopo il periodo di latenza 10-15 anni!
Dicevo…verra’ arrestato nel 2001 successivamente ad una denuncia per minaccie . intimidazioni e molestie contro l’autorità di polizia (in una foto del sito ad esempio c’e’ lui sorridente che viene rincorso da un poliziotto).Rimarrà in carcere 72 giorni e l’ultimo ricordo pubblico che abbiamo e l’intervista successiva al suo rilascio. Si vedono con il giornalista mentre lui mangia una bella insalata di spinaci!
La sua permanenza in carcere lo convincerà che è la malnutrizione e la droga a causare l’aids. Successivamente alla detenzione lui è malato, anemico ma è convinto che si rimetterà presto. Ha le difese immunitarie molto basse ed è molto debole e prende quello che anni fa dalla gerarchia medica viene considerata una porcheria chimica per rafforzare le difese immunitarie : il dncb (praticamente da noi chiamato DHEA) vedi il sito http://www.thinkfree.it/poiesis/hiv/ica/xii/altre.htm e che lo prendevano i sieropositivi in aids al posto di prendere farmaci (già qui si nota la presa di coscienza della dannosità dell’hiv e soprattutto della sua esistenza : perché prendere il dhea se cmq l’hiv non causa l’aids??)
Nell’intervista riprenderà i temi classici dei dissidenti : la repressione contro l’omosessualità e l’invenzione dell’hiv, l’aids in africa, l’attivismo politico e lo schierarsi a destra dei dissidenti…).Parlerà della sua detenzione e della causa per la quale vorrà dimostrare la sua innocenza non appena ritornerà in salute… Non ne avra’ il tempo : il suo sistema immunitario era ormai collassato! Dopo l’anemia arriverà la polmonite da pneumocisty carini (tipica patologia aids correlata).Nonostante le cure alternative e quelle classiche, come suggerito da Duesberg, cioè di combattere le patologie con i farmaci in uso classici (ma non la haart che all’inizio rifiuta seguendo Duesberg fin quasi ai suoi ultimi giorni) arriverà la meningite e lo stafilococco, micobatterio e il classico cmv. Tenterà allora la haart ma ormai era troppo tardi… Credo che anche lui, come Mark Griffits, nell’ultimo anno si sia ritrovato sperduto, senza punti di riferimento, e l’avere accettato la haart la si può tranquillamente interpretare come una pubblica ammissione della esistenza dell’hiv che causa l’aids. Mi piace pensare che qualora,( come in tanti altri casi è successo,) l’haart gli avesse salvato la vita avrebbe impegnato tutta la sua vita stessa a promuovere l’uso del preservativo, e avrebbe denunciato i vari duesberg con la stessa enfasi con cui per una vita lo ha promosso e preso a riferimento vitale…

In sintesi : l’hiv non ha lasciato scampo a nessuno e questo nonostante uno stile di vita impeccabile.Se una prova i dissidenti volevano ora non hanno scuse. Non si è salvato nessuno. I forum dei dissidenti ormai non esistono più.
Vita salutista, zero droghe, zero alcool, dieta alimentare ferrea, sport…Morti tutti di patologie aids correlate… Credo sia giunto il momento di fare in modo che questo esca fuori una volta per tutte. Ancora troppi giovani si lasciano condizionare dai dissidenti sia su internet che in librerie dove si parla di miti, truffe farmaceutiche e via con Kremer , Duesberg, Mullis… Di aids si muore ancora e soprattutto, di aids si muore ancora di ignoranza : usare sempre il preservativo, diciamolo a chiare lettere!
http://www.francescosatta.it

Storie di dissidenti

Commento di mchisari @ Dom, 11/05/2008 - 12:19

Pubblico volentieri l'intervento, perchè è giusto il dibattito, anche se non ho verificato le informazioni contenute. Sono un profano in materia medica, ma da "investigatore" professionista non posso esimermi dall'osservare che, a rigore, anche se tutte le teorie "dissidenti" venissero smentite ciò non dimostrerebbe automaticamente che quella ufficiale sia corretta; bisognerebbe invece smentire le falle che in essa sono state rilevate. Anche se la medicina ufficiale ha fatto passi avanti nell'allungare la vita dei malati, in 25 anni non ha ancora prodotto un vaccino od una medicina risolutiva (nel 2007 un "promettente" vaccino prodotto da Merck si è rivelato inefficace, ma se n'è parlato poco).

Sono estremamente preoccupato per i dati che arrivano dall'Africa, dove si parla in certi paesi di 1/3 della popolazione colpita, e, dopo quello che ho letto, mi domando: sono veramente tutti sieropositivi confermati? Altrimenti come si è giunti a questo dato?

Mc.

Storie di Dissidenti

Commento di Francesco Satta (non verificato) @ Lun, 19/05/2008 - 20:48

<<Pubblico volentieri l'intervento, perchè è giusto il dibattito, anche se non ho verificato le informazioni contenute. Sono un profano in materia medica, ma da "investigatore" professionista non posso esimermi dall'osservare che, a rigore, anche se tutte le teorie "dissidenti" venissero smentite ciò non dimostrerebbe automaticamente che quella ufficiale sia corretta.bisognerebbe invece smentire le falle che in essa sono state rilevate.>>

 Ovviamente : spetta comunque anche ai dissidenti dimostrare in modo inequivoco che l'hiv non causi l'aids, non trova?

<< Anche se la medicina ufficiale ha fatto passi avanti nell'allungare la vita dei malati, in 25 anni non ha ancora prodotto un vaccino od una medicina risolutiva (nel 2007 un "promettente" vaccino prodotto da Merck si è rivelato inefficace, ma se n'è parlato poco). >>

E aggiungo : molti di più la ricerca sul Cancro. Perlatro l'aids taluni lo definiscono il "tumore delle difese immunitarie". Però, detto questo... e quindi?

<<Sono estremamente preoccupato per i dati che arrivano dall'Africa, dove si parla in certi paesi di 1/3 della popolazione colpita, e, dopo quello che ho letto, mi domando: sono veramente tutti sieropositivi confermati? Altrimenti come si è giunti a questo dato?>>

Lei potrebbe dimostrare che non sono tutti sieropositivi confermati?
Come vede si potrebbe continuare all'infinito.
Saluti
Francesco Satta

Sul metodo, e non sulle questioni mediche

Commento di mchisari @ Mar, 20/05/2008 - 00:17

<< Ovviamente : spetta comunque anche ai dissidenti dimostrare in modo inequivoco che l'hiv non causi l'aids, non trova? >>

Su questo non sono d'accordo. Il metodo scientifico putroppo è implacabile: si possono portare un milione di esempi in cui la teoria ufficale funziona, ma ne basta uno in cui non funziona e la teoria è sbagliata, o quantomeno incompleta. D'altra parte, quasi sempre è impossibile dimostrare che un certo evento CERTAMENTE non è causato da un altro. Come si può dimostrare in modo del tutto certo che lo scioglimento dei ghiacciai non è causato da un mio starnuto?

<<E aggiungo: molti di più la ricerca sul Cancro. (...). Però, detto questo... e quindi? >>

E quindi, la teoria ortodossa non ha ancora prodotto risultati tali da poter zittire gli "eterodossi".

Detto questo, ammetto che sulle teorie alternative si innestano a volte pratiche pseudomediche altamente discutibili; e non ha senso da parte mia difendere una posizione o l'altra senza una sufficiente competenza in materia. Però, leggere che la percentuale di sieropositivi tra i malati di AIDS conclamati in Africa è in media del 50% non può non farmi domandare, se è vero, come sia possibile scrivere questo senza essere assaliti da un grosso dubbio. Mi domando anche come mai laggiù siamo arrivati a centinaia di milioni di malati, mentre da noi il numero dei malati è basso e più o meno costante da anni (sempre stando alle fonti "ufficiali"). Tutto ciò non si accorda molto col (mio) buon senso, ma l'unica spiegazione che ricevo è l'uso del preservativo, che mi pare del tutto insufficiente; eppure, le teorie apparentemente contrarie all'esperienza comune dovrebbero essere supportate da prove inoppugnabili per essere accettate.

Insomma, se il mondo pullula di teorie complottistiche strampalate putroppo è anche perchè alcune spiegazioni "ufficiali" vengono spesso diffuse e ripetute troppo acriticamente. L'esercizio di mettere i puntini sulle "i" a volte può essere una perdita di tempo, ma altre avvicina alla verità.

Mc.

A proposito di metodo

Commento di francesco satta (non verificato) @ Mar, 20/05/2008 - 01:15

<<Su questo non sono d'accordo. Il metodo scientifico putroppo è implacabile: si possono portare un milione di esempi in cui la teoria ufficale funziona, ma ne basta uno in cui non funziona e la teoria è sbagliata, o quantomeno incompleta. D'altra parte, quasi sempre è impossibile dimostrare che un certo evento CERTAMENTE non è causato da un altro. Come si può dimostrare in modo del tutto certo che lo scioglimento dei ghiacciai non è causato da un mio starnuto? >>

Il suo ragionamento potrebbe essere corretto nelle scienze sociali. Meno nelle scienze naturali e fisiche. Perlatro esiste una grossa differenza tra le due scienze. Tipico , nella formazione culturale universitaria, delle scienze sociali,  nelle  quali si  utilizza il metodo sperimentale : il metodo induttivo e deduttivo dal quale poi si arriva alla sintesi e spesso alla definizione. Il metodo scientifico sociale non parla di assolutezza (sciolto da) ma di generalità, e si parla di ideal tipo (generalmente di tipo weberiano), vista la complessita umana, da cui nasce l'ideal tipo (esiste il consumatore razionale che risponde all' archetipo, ma esiste anche lo "snob"). Nelle scienze naturali e fisiche , ovviamente, esiste il placebo... Detto questo, non si può negare come l'hiv provoci l'aids (dopo 25 anni anche i long survivor arrivano al collasso delle difese immunitarie) con tutte le componenti genetiche per le quali la scienza si interroga ancora oggi. D'altronde sono in atto gli studi in ogliastra, in sardegna, sui centenari in salute che fumano la sigaretta e bevono il cannonau! :-) Questo non significa, spero, che è sufficiente bere il cannonau per essere pluricentenari :-) A livello deduttivo ed empirico sappiamo che prima, nella norma, senza la haart morivi presto, oggi l'aids rischia, grazie alla haart, di diventare patologia cronica (speriamo, e speriamo a maggiore ragione nel vaccino!) e persone che prima morivano oggi sono vive... chi ha fatto il dissidente e' morto. Banale...ma Vitale!

Poi, e la risposta non è mia ... (Da futurimedici.com) [Nota di MC: il testo incollato qui diventa graficamente difficile da leggere. Consultatelo direttamente al link riportato]

Poi relativamente al suo quesito :

<<Detto questo, ammetto che sulle teorie alternative si innestanoa volte pratiche pseudomediche altamente discutibili; e non ha senso da parte mia difendere una posizione o l'altra senza una sufficiente competenza in materia. Però, leggere che la percentuale di sieropositivi tra i malati di AIDS conclamati in Africa è in media del 50% non può non farmi domandare, se è vero, come sia possibile scrivere questo senza essere assaliti da un grosso dubbio. Mi domando anche come mai laggiù siamo arrivati a centinaia di milioni di malati, mentre da noi il numero dei malati è basso e più o meno costante da anni (sempre stando alle fonti "ufficiali"). Tutto ciò non si accorda molto col (mio) buon senso, ma l'unica spiegazione che ricevo è l'uso del preservativo, che mi pare del tutto insufficiente; eppure, le teorie apparentemente contrarie all'esperienza comune dovrebbero essere supportate da prove inoppugnabili per essere accettate. >>

Riprendo....

Sulla prima parte sono d'accordo : alcuni autori, come Rasnick e altri (in modo non troppo velato ma mai troppo evidente), legano lo sviluppo dell'aids al vaccino anti polio e alla tubercolosi... Un lettore del Corriere della Sera, anni addietro , non ricordo chi, pubblicò in tal senso un articolo interessante finito nel dimenticatoio. Credo che l'africa abbia sopportato conseguenze inimmaginabili (se fosse vera la teoria)

Sul discorso del condom : Grazie a Dio che è cosi'. Il retrovirus è molto debole e per entrare nell'organismo ha bisogno di certe condizioni...poi esiste la sfiga...

Quando facevo l'università a Siena conoscevo ragazzi che facevano palestra, si facevano la doccia senza ciabatte e non si sono mai beccati un fungo. Altri, alla minima cavolata, erano tempestati di fungi...come dire : ad alcuni basta un'aspirina per guarire...altri muoioni di infarto a 30 anni perché l'inter non vince lo scudetto

Sempre metodo

Commento di mchisari @ Gio, 07/08/2008 - 14:40

Credo che si riferisca alla teoria di Edward Hooper, secondo cui l'HIV è stato diffuso in Africa da vaccino antipolio contaminato, nel corso di una campagna di immunizzazione di massa degli anni 1957-1960 (link).

Per il resto, come ho già detto non intendo discutere di questioni mediche; anche se ho delle opinioni non sono uno specialista dell'argomento, e non credo che ad altri interessino le mie "chiacchiere da bar"...